Re indiscusso dei vini del veronese, l'Amarone della Valpolicella è da sempre strettamente legato alle uve tipiche delle valli che lo vedono nascere: la corvina, la rondinella, la molinara. Queste vengono tradizionalmente lasciate appassire su appositi graticci fino a gennaio o febbraio per poi essere vinificate con l'arrivo della primavera. Questo porta l'Amarone ad essere il più famoso dei vini passiti, secchi. L'interpretazione di Stefano Accordini porta ad un vino importante e suntuoso, strutturato e coinvolgente. Un vino poderoso, capace di scuotere gli animi grazie ad una trama di grandissima fattura. Note di degustazione : Rosso rubino scuro con leggeri riflessi granato. Al naso è compatto, esprime note vanigliate e sentori di frutta rossa passita, quasi in confettura. Con il passare dei secondi ecco emergere profumi anche nobili, di spezie scure e di caffè, di cuoio e di china. In bocca è potente, caldo, caratterizzato da una trama tannica nobile e sinuosa. Poderoso, pieno, risulta insospettabilmente di gran beva grazie ad una freschezza mai doma. Chiude con un finale praticamente infinito per persistenza.
Riconoscimenti
Duemilavini AIS: 5 grappoli; Vini buoni d'Italia 2018.
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